Vita greve
Specchio. Stelle. Oceano. Assaggio il vuoto del nulla cavalcante. Risucchio il tuo sangue regale, sempre denso e cremoso, intriso nei peccati tuoi che il karma non può lavare. Prego. Oggi il cielo è grigio; un domani sarò d'argento ad attendere la gialla vigilia. Nei giorni d'inverno l'oceano pare così lontano dalla terra da sembrare soltanto una caratteristica dell'orizzonte, ma quotidianamente ne bagna le rive con la spuma. Si asciuga e si bagna il bagnasciuga, come le guance scavate dagli anni. Ora comprendo cosa lega in poesia gli occhi all'oceano. Sono solo le lacrime. Ma come congiungere la metafora alle stelle? Gli occhi sono luce, dice Goethe, che si riflettono sullo specchio dell'acqua, come le stelle. Prego il giorno in cui le stelle piangeranno ancora, osservate dagli occhi dell'oceano con il fuoco/fioco nelle retine nostre. Ascolteremo ciechi soltanto le onde, e la risacca di una vita greve